Chiave di Volta (Roberto Sozio)
ARTE E COMUNICAZIONE
sabato 6 aprile 2024
GRAMA TERA ALLA BOCCIOFILA ROSSINI
GRAMA TERA
Antiche ballate tradizionali e canzoni in Piemontese e in Italiano
Prenotazioni:
venerdì 29 marzo 2024
NICOLA GALLINO ” CUCINARE CON IL FORNO A ONDE MESMERICHE”
Martedì 9 Aprile
2024 alle ore 17:30
A "LA
MINIERA
CULTURALE IN PERIFERIA"
Presenterà il libro:
"CUCINARE CON IL FORNO A ONDE MESMERICHE"
edizioni Golem
Qualcuno mi domanderà chi è NICOLA GALLINO ?
Molti, i più, mi domanderanno cosa significa
questo strano titolo?
A tutti risponderò con alcune "note"
sulla persona e sul "personaggio"
e vi metterò in
condizione di "disvelare' l'interessante contenuto del libro.
Il resto lo farà
l'intervistatore, PAOLO GRISERI già vicedirettore de
La Stampa,
Prenotatevi alla email
info@cooplarosablu.it
oppure al numero
0117730512
Per maggiori informazioni
scrivetemi su:
Whatsapp
335 6654599
oppure su email
faloia228@gmail.com
SITO WEB
www.chiavedivolta.online/2024/03/29/nicola-gallino-cucinare-con-il-forno-a-onde-mesmeriche/
sabato 16 marzo 2024
Gian Carlo Caselli “Giorni memorabili che hanno cambiato l’Italia (e la mia vita)”
Gian Carlo Caselli, noto
magistrato torinese, che ha scritto con il giornalista Stefano Caselli, suo
figlio, un libro in cui ricorda i processi da lui condotti a Torino come a
Palermo e definiti come " Giorni memorabili che hanno cambiato l'Italia (e
la mia vita)"Editori Laterza
La
MINIERA CULTURALE In PERIFERIA archivia il successo con MARIO CALABRESI e
invita ad incontrare GIAN CARLO CASELLI e suo figlio STEFANO.
Mercoledi’
20 Marzo ore 17-19 con inizio incontro alle ore 17:30
Chiesetta di Via Col di Lana 7a, angolo
Via Chambery 46,
INGRESSO LIBERO FINO A COMPLETAMENTO
POSTI
CONSIGLIABILE
PRENOTARE presso
oppure al numero
Si possono acquistare i libri di
Gian Carlo Caselli presso la libreria
La Rosa Blu di corso Matteotti 11,
oppure
direttamente nel giorno
dell'incontro.
Se vuoi maggiori notizie sull'Autore
e/o i suoi libri puoi contattarmi,
come sempre, su questo
Whatsapp 335
6654599
oppure sulla mail
SITO
WEB
FRANCO ALOIA
sabato 2 marzo 2024
MARIO CALABRESI “STORIE DI VITE”
Il
noto giornalista e sensibile scrittore di successo, sarà intervistato da
già Vicedirettore de LA STAMPA,
ci racconterà i suoi libri, tutti
scritti con delicatezza su
"STORIE DI VITE".
APPUNTAMENTO IMMANCABILE QUINDI,
ALLA SALA
COOPERATIVA SOCIALE E LIBRERIA
"LA ROSA BLU",
Chiesetta di Via Col di Lana 7a,
angolo
Via Chambery 46, Martedi 12 MARZO
2024 ore 17,30
INGRESSO LIBERO FINO A COMPLETAMENTO
POSTI
CONSIGLIABILE
PRENOTARE presso
oppure al numero
Si possono acquistare i libri di
Mario Calabresi presso la libreria
La Rosa Blu di corso Matteotti 11,
oppure
direttamente nel giorno dell'incontro.
Se vuoi maggiori notizie sull'Autore
e/o i suoi libri puoi contattarmi,
come sempre, su questo
Whatsapp 335
6654599
oppure sulla mail
www.chiavedivolta.online/2024/03/01/mario-calabresi-storie-di-vite
FRANCO ALOIA
domenica 3 dicembre 2017
FORTE DI GAVI MOSTRA SCATOLE DI LATTA E NON SOLO
FORTE DI GAVI – MOSTRA SCATOLE DI LATTA E NON SOLO
VENERDI’ 8 DICEMBRE 2017
ORE 11:00
VIA AL FORTE – GAVI (AL)
l’8 dicembre, in occasione della festività dell’Immacolata, sarà presentato il progetto ideato dalla direzione del Forte di Gavi e dall’Associazione Coordinamento Donne nel Mondo.
Il progetto è importante per rafforzare le sinergie di territorio. Sarà allestita l’esposizione di “Scatole di latta”, in concomitanza con la rassegna “Dolci terre di Novi“.
Alcuni elementi di collezioni private saranno esposti al Forte di Gavi .
Nella ex cappella del Basso forte del Forte di Gavi saranno esposte una selezione di scatole di biscotti/dolci/caramelle del XX secolo provenienti da collezioni private, contestualmente si organizzerà una lezione su illustrazione, materiale ed evoluzione del messaggio pubblicitario invitando professionisti del settore.
La visita all’esposizione, compresa la lezione, viene veicolata da Gran Tour.
Sarà presentato anche il bando di concorso realizzato in sinergia tra Forte di Gavi e Politecnico di Torino, per l’elaborazione del logo del Forte
Unitamente a ciò, la restauratrice Anna Rosa Nicola esporrà, nella stessa sede, una riproduzione di una confetteria di fine 800 realizzata per il Forte, rappresentazioni di antiche botteghe di confetterie, sempre con tema “Scatole di latta“.
Le diverse realtà istituzionali a livello ministeriale e territoriale in sinergia con quelle associazionistiche e produttive creano un evento natalizio per festeggiare il Forte e il suo territorio.
L’occasione di
Dolci terre di Novi alla sua 22° edizione, evento-vetrina delle eccellenze enogastronomiche del basso Piemonte inserisce con programmazione e comunicazione congiunta visibilità all’iniziativa. Il lancio del bando del nuovo logo in collaborazione con il Politecnico di Torino diventa occasione per una riflessione sulla comunicazione che presenta un itinerario espositivo su scatole antiche, lectiones magistrales tenute da Titti Garelli e Nadia Berta, in un ambiente suggestivo, riempito di fascino dalla presenza del grande musicista Lova e dal suo liuto. Oltre alle collezioni private piemontesi si potrà ammirare l’ambientazione ricreata di un antico caffè di Anna Rosa Nicola. Un viaggio quindi nel Piemonte attraverso il ricordo, l’illustrazione, la musica, non mancano l’albero di Natale e il presepe di Arquata. Il 9 dicembre la visita al Forte potrà avvalersi anche di MuseiAmo che nel circuito Gran tour di Torino coinvolge con visite teatrali i visitatori nelle residenze più belle e significative di tutto il Piemonte.
A corredo delle festività natalizie, sarà allestito l’albero di natale gentilmente offerto da
FLORICOLTURA IL GIRASOLE – Via Alessandria 26, 15068 Pozzolo Formigaro (AL)
allestito con decorazioni di WHITE SERVICE S.R.L.S. – Showroom: s.s. per Alessandria reg. Garabello 26 Strevi (AL)
Illuminazione curata dalla Ditta TD IMPIANTI – Via Altiero Spinelli 6/B, 15067 Novi Ligure (AL)
Sarà altresì allestito un presepe aperto e due diorami.
PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE:
Saluto istituzionale
Direttore del Forte – Annamaria Aimone
Presentazione “logo del Forte” – progetto Polo Museale del Piemonte –Politecnico di Torino
Saluto istituzionale
Distretto del novese – Barbara Gramolotti
Musiche di Paolo Lova
Andar Per Manoscritti – La Donna Nel Medioevo, virelai, danze, ballate e madrigali
Presentazione progetto
Vittoria Pompò e Antonella Pinna
Il “caffè” piemontese d’inizio XX secolo – Anna Rosa Nicola
L’illustrazione e il supporto dell’oggetto “scatola di latta” lectiones magistrales di Titti Garelli e Nadia Berta (Caffarel)
Modera: Chiara Priante giornalista de La Stampa
Presentazione collezioni private:
Maralba Focone: Collezione Focone – Rovere
Ennio Morgavi – Collezione privata
Associazione Amici del Forte – guida all’esposizione
Supporto organizzativo:
Associazione Amici del Forte – Associazione UnidueValli
Seguirà rinfresco
Per informazioni : pm-pie.gavi@benicultutrali.it 0143 643554
giovedì 1 giugno 2017
Forte di Gavi
L’esistenza di un castello a Gavi è attestata fin dal 973. Con un diploma imperiale datato 30 maggio 1191, Enrico VI, figlio di Federico I Barbarossa, donò in feudo alla repubblica di Genova il castello e il borgo. Nel 1418, a seguito di eventi bellici, il feudo passò sotto la signoria dei Visconti di Milano; dopo altri passaggi di proprietà, nel 1528 esso tornò alla repubblica di Genova, che lo detenne fino al 1815, anno in cui l’antica repubblica fu annessa al regno sabaudo.Nel corso dei secoli il castello assunse l’aspetto di una possente fortezza. I primi interventi radicali furono eseguiti nel 1540 da Giovanni Maria Olgiati, ingegnere militare al servizio della repubblica di Genova, che progettò e ricostruì completamente la cinta muraria, realizzando nuovi bastioni e consolidando la struttura originaria.Nel XVII secolo il forte fu ulteriormente ampliato con l’intervento del frate domenicano Vincenzo da Fiorenzuola, al secolo Gaspare Maculano. Questi, noto per essere stato l’inquisitore al processo contro Galileo Galilei, era, oltre che un religioso, un grande esperto di architettura militare. I lavori per la trasformazione dell’edificio in una grande fortezza furono compiuti tra il 1626 e il 1629, ma altri interventi si susseguirono fino agli albori del XIX secolo. Sul lato di levante fu costruita la “ridotta” di Monte Moro, collegata al forte da una galleria; all’interno furono edificati alloggi per militari e ufficiali, cisterne, polveriere, corpi di guardia e piazze d’armi, il tutto con l’ausilio dei più famosi ingegneri militari dell’epoca, da Stefano Scaniglia a Domenico Orsolino, da Pietro Morettini a Pierre De Cotte.Nel 1859 l’antica fortezza genovese fu disarmata e privata della sua identità storica per essere trasformata in reclusorio civile; durante il primo conflitto mondiale essa diventò un carcere militare. Nell’interludio fra le due guerre, in alcuni terrapieni della fortezza furono impiantati vitigni sperimentali dal Consorzio Antifilosserico. Col la Seconda Guerra Mondiale il forte tornò ad essere luogo di detenzione; nel 1946 esso fu consegnato alla Soprintendenza per i Beni Architettonici del Piemonte, che fin dal 1978 ha avviato una costante e progressiva opera di restauro e salvaguardia di questo raro esempio di architettura militare.
Direttore del Forte di Gavi : dott.ssa Annamaria Aimone